Adeguamenti al regolamento concernente la previdenza professionale PPA a decorrere dall’1.1.2023
Pensionamento
A cosa devo prestare attenzione nella pianificazione del mio pensionamento? Quando posso andare in pensione? Posso andare in pensione parzialmente in diverse fasi? Prelevo le mie prestazioni di vecchiaia sotto forma di capitale o di rendita? Quali sono le conseguenze finanziarie e fiscali? Gli aspetti principali di cui devono tenere conto tutti coloro che stanno pianificando il loro pensionamento.
Hai almeno 58 anni e stai pensando di abbandonare la tua attività lucrativa? In tal caso si devono prendere delle decisioni importanti che determinano le condizioni quadro finanziarie per il resto della tua vita e non possono più essere annullate a posteriori. Queste basi fondamentali dipendono dal tuo stato di salute come pure dalla tua situazione familiare e patrimoniale. L’importante è che calcoli le conseguenze fiscali della tua scelta e che il tuo budget personale per il periodo dopo il pensionamento sia definito. Prenditi tempo a sufficienza per pianificare il tuo pensionamento e discutine prima con chi ti sta vicino.
Allestisci un budget con le principali entrate e uscite per il periodo dopo il pensionamento. Verifica in particolare le conseguenze fiscali e di diritto successorio e chiariscile con un esperto.
In linea di principio, da comPlan puoi andare in pensione tra i 58 e i 65 anni compiuti. Questo vale sia per le donne sia per gli uomini. D’intesa con il datore di lavoro il pensionamento può anche essere graduale. Tuttavia le varie fasi del pensionamento parziale possono aver luogo solo ogni dodici mesi. Quando prima vai in pensione, tanto più si riducono le tue prestazioni di vecchiaia. Le prestazioni sono inferiori in caso di pensionamento anticipato perché versi meno a lungo i contributi di risparmio e il tuo avere di vecchiaia frutta per meno tempo. Inoltre, l’aliquota di conversione è inferiore poiché la tua aspettativa di vita al momento del pensionamento anticipato è superiore e tu ricevi la rendita di vecchiaia per un periodo di tempo più lungo.
Puoi andare in pensione tra i 58 e i 65 anni compiuti in una o più fasi concordate con il tuo datore di lavoro.
Puoi desumere l’importo del tuo avere di vecchiaia e della tua rendita di vecchiaia per un’età dai 58 ai 65 anni dal tuo certificato di previdenza per ogni anno compiuto. La rendita vitalizia di vecchiaia si calcola moltiplicando il tuo avere di vecchiaia per l’aliquota di conversione in base all’età. Inoltre, nel certificato di previdenza appare anche l’ammontare della tua rendita transitoria e di eventuali rendite per figli. Su comPlan Online puoi calcolare autonomamente gli importi per i pensionamenti in date a cavallo tra due compleanni.
Su comPlan Online puoi calcolare in qualsiasi momento l’importo delle prestazioni di vecchiaia per ogni data di pensionamento.
Puoi decidere tu stesso se prelevare il tuo avere di vecchiaia al momento del pensionamento in un’unica soluzione come capitale di vecchiaia o se lo vuoi convertire in una rendita vitalizia di vecchiaia. Puoi anche prelevare una parte a scelta del tuo avere come capitale e convertire il resto in una rendita. Conformemente al nostro regolamento di previdenza, devi tuttavia annunciare un prelievo di capitale per iscritto almeno un mese prima della data di pensionamento. Se sei coniugato o vivi in un’unione domestica registrata, devi far sottoscrivere la richiesta dal tuo coniuge o partner registrato con firma ufficialmente autenticata. È possibile apportare modifiche a una richiesta presentata anche fino a un mese prima del pensionamento, questa deve essere sottoscritta nuovamente anche dal partner (firma ufficialmente autenticata).
Al pensionamento puoi prelevare il tuo avere di vecchiaia risparmiato interamente o in parte sotto forma di capitale oppure convertirlo in una rendita vitalizia di vecchiaia.
Una rendita di vecchiaia presenta il vantaggio di farti ricevere un reddito garantito per tutta la vita. Anche il tuo coniuge o convivente riceve una rendita vitalizia per superstiti qualora tu dovessi venire a mancare. E con una rendita non devi sostenere spese per l’investimento patrimoniale.
Il prelievo di capitale, dal canto suo, presenta il vantaggio di consentirti di disporre liberamente e in modo flessibile del tuo denaro. In caso di decesso, il capitale va ai tuoi eredi. Inoltre hai la possibilità di ottenere un buon rendimento dagli investimenti di capitale. Al tempo stesso naturalmente ti assumi anche il rischio di eventuali perdite. Se prelevi l’intero capitale, la tua assicurazione presso di noi cessa. In questo caso anche la tua rendita transitoria viene versata sotto forma di capitale e decadono le rendite di vecchiaia per figli e future prestazioni a favore dei superstiti. Pertanto, dal momento del prelievo totale del capitale ti assumi autonomamente tutti i rischi relativi a investimenti, longevità e decesso.
Un prelievo di capitale offre maggiore flessibilità, una rendita offre invece più sicurezza. Verifica nel dettaglio i vantaggi e gli svantaggi con riferimento alla tua situazione personale.
I versamenti delle rendite devono essere tassati a vita interamente come reddito normale. I prelievi di capitale vengono tassati una volta a un’aliquota fiscale ridotta e diversa a seconda del comune, dello stato civile, della confessione e dell’importo. Questo avviene indipendentemente dal reddito imponibile. Dopo il prelievo, il capitale è soggetto all’imposta sulla sostanza, mentre gli utili derivanti dal capitale sono imponibili come reddito. Inoltre, in caso di prelievo di capitale le autorità fiscali verificano se nei tre anni precedenti il pensionamento hai effettuato riscatti nella cassa pensioni usufruendo di agevolazioni fiscali. Dopo i riscatti si applica infatti un blocco di tre anni per i prelievi di capitale. Se non rispetti o non puoi rispettare tale termine, devi versare retroattivamente le imposte sul reddito per i riscatti effettuati. Sono esclusi i rimborsi di prelievi anticipati in caso di divorzio.
Se il tuo domicilio fiscale è all’estero, la tua situazione fiscale può tuttavia essere del tutto diversa. In questo caso ti consigliamo di chiarire con le autorità fiscali competenti o di discutere con un consulente fiscale le conseguenze fiscali di un prelievo di capitale o di una rendita di vecchiaia.
Il prelievo di capitale comporta una situazione fiscale diversa da quella che si ha in caso di rendita di vecchiaia. Devi assolutamente tenere conto delle conseguenze fiscali della tua scelta, ma non devi considerarle come unica base per decidere se optare per il prelievo di capitale o per una rendita.